I trend che imperversano nella scrittura pubblicitaria.

Sul finire degli anni 80, chi tra noi speaker non ha letto almeno una volta un testo pubblicitario in cui compariva la definizione “personale altamente qualificato”? Un esempio tipico di scrittura degli spot o dei “documentari” di quegli anni può essere: La Ditta Pallini e Palloni opera da anni nel settore della termo idraulica, con i migliori prodotti e personale altamente qualificato.

Sono arrivati poi gli anni 90 e si è assistito ad un progressivo inserimento di termini inglesi. Tutto è partito dal “ know how”. Ogni azienda, ma anche la piccola falegnameria di provincia, poteva vantare un know how solido e imperituro. Con l’arrivo del nuovo millennio, ecco che nei testi entra in scena la “passione”. Contagiati dalle vibranti dichiarazioni di uno dei più blasonati manager  della Formula Uno, non c’era copywriter che non infarcisse i suoi testi con la parola “passione”: costruiamo con passione , il segreto del nostro successo è la passione per il nostro lavoro, e via e via e via. Negli anni 10 del 2000 è arrivata poi l’ “eccellenza”. Già, perché ogni distretto ha le sue eccellenze: nel produrre vino o calzature ci sono ottime aziende ma alcune rappresentano l’eccellenza. Con gli anni 20 del XXI secolo, assillati dai foschi scenari, frutto di un dissennato sfruttamento delle energie fossili, ecco che ogni spot pubblicitario, ogni body copy o headline mette in risalto la “sostenibilità”. Pesca sostenibile, agricoltura sostenibile, etc etc.

Ecco, tra i vari trend di scrittura pubblicitaria che abbiamo conosciuto in più di 40 anni al microfono, possiamo dire che si potevano certo trovare sinonimi altrettanto efficaci di “know how”, “ passione”, “eccellenza”. Ma ci sentiamo di sostenere ( scusate il brutto gioco di parole) l’abuso del termine  “sostenibilità”, poiché anche mentre si parla di filetti di merluzzo è importante che si sia costantemente sensibilizzati sul tema del cambiamento climatico e quindi invitati a  fare scelte responsabili…anche al supermercato.

27 Marzo. Giornata mondiale del Teatro

Vi siete mai chiesti  “Che giornata mondiale è oggi?”

In questi ultimi anni, grazie anche ai Social, la questione della varie “giornate mondiali” è entrata nel quotidiano di ognuno di noi. Praticamente ogni giorno della settimana scopriamo che esistono giornate e ricorrenze dedicate a tantissime situazioni e argomenti diversi.

Ma per chi ama il teatro, oggi 27 Marzo è la giornata che vale più di tutte.

Ma che cos’è questa giornata? Come è nata e perché?

La Giornata Mondiale del Teatro nasce nel 1961 per iniziativa dei componenti del IX Congresso dell’Istituto Internazionale del Teatro.

Per la precisione la proposta di istituire una giornata per il teatro è stata del drammaturgo Arvi Kivimaa a nome del Centro Finlendese.

L’idea piacque così tanto, che a partire dal 27 Marzo 1962 si celebra ogni anno la ” giornata Mondiale del teatro”.

L’Istituto Internazionale del Teatro (International Theatre Institute) è nato all’indomani della Seconda Guerra Mondiale, nel 1948.

È una delle più grandi organizzazioni internazionali non governativa dedicata al teatro ed è stata fondato a Parigi dall’UNESCO e da importanti personalità del teatro di allora.

Ci piace mettere in risalto questa data e questo evento poiché, come potrete immaginare, molte delle voci della nostra galleria di speaker e doppiatori provengono dal mondo del teatro. Attrici e attori che quando non calcano le scene, prestano la loro voce e il loro talento alla lettura dei nostri testi, spot, documentari, audio libri etc. A tutti questi professionisti che portano avanti la loro passione, spesso con grandi sacrifici, diciamo grazie per la loro disponibilità e per come ogni volta sanno mettersi in gioco.

Lunga vita al Teatro.

Rinnovarsi in continuità con la nostra tradizione.

Così ci presentavamo dal 2017 fino a poche settimane fa ( 30 gennaio 2023), da quando è uscito il nostro nuovo sito, quello che state adesso visitando. Chi ci conosce sa che amiamo l’iperbole e l’ironia e per questo il concept del vecchio sito si ispirava all’arte e alla storia di Firenze, la nostra città, dove ha sede lo studio di registrazione Voxon da più di 20 anni. E così un Dante austero, ma ben ” microfonato “, ammoniva e rassicurava sul fatto che da noi trovare lo speaker giusto è facile, veloce e conveniente. La prima slide del  nuovo sito ha ancora riferimenti danteschi, stabilendo così un tratto di continuità col passato e rimarcando quelli che sono i valori in cui crediamo. Lavorare ad arte, curare ogni progetto audiovisivo con le migliori attenzioni e sopratutto assicurarvi sempre la voce perfetta per ogni vostro progetto.  Per celebrare i 23 anni di attività, vogliamo dare rilevanaza non tanto agli speaker e alle voci che animano la nostra attività, al nostro team che ogni giorno esprime con efficacia e puntualità tutto il suo valore ma al testo scritto che poi diventa parlato. Vogliamo far parlare un ” foglio di testo”. Ecco la ” Storia di un testo”.

“In principio era il Verbo” … ma anche i sostantivi e gli aggettivi, avverbi e congiunzioni, aggiungerei io… Contribuiscono tutti a fare di me quello che sono. Chi sono io? Beh … Sono il Testo, quello che hai deciso di far registrare in Voxon.

In principio era il verbo, si diceva… Ma alla fine? Una volta letto? Finisco in un cestino, virtuale o quello strapieno, in angolo, che usi come canestro. Dopo tutte le cure che ho ricevuto prima della registrazione? Mi hanno accolto amorevolmente fin dalla mia prima comparsa come allegato nel form di richiesta preventivo. Poi sono stati attenti ai tempi per la sincronizzazione, alla corretta pronuncia dei termini stranieri, alla punteggiatura.. perché in Voxon ci tengono che io faccia bella figura. Quindi hanno scelto la voce alla quale affidarmi, lo speaker giusto, che mi valorizzasse e che sapesse  trasmettere il  messaggio da comunicare. E via!.. in bella copia sono entrato con il prescelto in sala di registrazione.

Regolata la posizione del microfono…ecco, sto per trasformarmi…

Una prima lettura, un’altra ancora, fino a raggiungere la perfezione, fino a raggiungere la transustanziazione (eccolo un termine difficile da leggere, ma hai sentito come è andato via liscio?). Perché non son più una serie di formichine nere su un foglio di carta, son trasceso, sono asceso nell’etere, sono pura onda sonora codificata in un pulviscolo di bytes…

Ora veramente, SONO IL VERBO!

Mi senti?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

353 TV Key

La mia Panda è Leggenda

La Nuova campagna social di Fiat dedicata alla intramontabile Panda è diventata virale in un soffio. La voce di Omar della galleria voci di Voxon, sostiene con ironia il concept. Riportiamo di seguito  una porzione dell’articolo che  Caterina Varpi ha scritto su  Engage.it.

Realizzata da Publicis Groupe, la comunicazione è stata lanciata su TikTok e tutti i canali social attraverso formati interattivi e UGC content.

Fiat Panda celebra la sua storia attraverso il lancio di una nuova campagna social, “La mia Panda è leggenda”. 

Un hero video celebra, in stile native su TikTok, la personalità di Panda, “social since 1980”, capace di superare tutti gli ostacoli e di far vivere esperienze straordinarie a intere generazioni di persone, racconta il comunicato stampa. La narrazione si estende poi a tutti canali social ufficiali del brand – Facebook, Instagram, TikTok, Twitter – e su YouTube, attraverso un  piano di contenuti editoriali dal tone of voice iperbolico, a tratti ironico, e una visual identity dal forte impatto visivo.

Utenti e creator sono incoraggiati a prendere parte al racconto, liberando la propria creatività e contribuendo così a incrementare i contenuti e l’affiatamento della community.

Sono coinvolti nell’operazione creator affini al mondo automotive che svilupperanno lo storytelling mettendo in luce l'”epicità” di Fiat Panda e costruiranno momenti di engagement, reaction, condivisione. La pagina Commenti Memorabili posterà il video hero e permetterà la realizzazione di un video celebrativo con i commenti più belli.

Clicca qui per visualizzare lo spot.

 

 

 

 

Refusi o un pò fusi?

Fusi o refusi?
Durante le sessioni di doppiaggio si creano momenti davvero divertenti, dovuti ad errori, spesso involontari. Ci sono vari esempi, tra realtà e leggenda, di battute col senso cambiato a causa di un refuso o della distrazione del doppiatore.
Tipo:  ” Guardi, l’Orsa Maggiore…” che diventa ” Guardi l’orsa, Maggiore!”.
Oppure: ” Aspettate a cantare vittoria!” che diventa : ” Aspettate a cantare, Vittoria..”. O anche: “Pensavate di farla franca?” in ” Pensavate di farla, Franca?”.
L’esperienza ci dice che i doppiatori  sono sempre molto concentrati ma i testi non sono sempre ben curati, presentandoci un corollario di refusi che generano appunto divertenti contrattempi ma anche fastidiosi slittamenti dei tempi di produzione.
Morale della favola? Controllate più volte  i testi prima di inviarli al doppiaggio, a volte una virgola fuori posto può avere effetti collaterali…indesiderati.

Effervescente naturale

Dallo Zanichelli: trombóne s. m. [accr. di tromba](fig.spreg.) Persona che si esprime in modo enfatico, pomposo: attore che non ha più presa sul pubblico, che è ormai privo d’ogni capacità espressiva. I comuni mortali generalmente si accontentano di quello che hanno. Ma immaginiamo che, per un qualche motivo, voleste avere una voce diversa da quella in dotazione.

Siamo coscienti che tutto parte dalle corde vocali. Siamo anche (abbastanza) coscienti del loro funzionamento, ma basta un piccolo giro su Internet per fare delle scoperte davvero interessanti: che più che corde in realtà sono delle pieghe vocali; che sono quattro in tutto ma solo due parlano; che la laringe è definito un organo sessuale (secondario); che la nostra psiche influenza così tanto la nostra voce che esiste la disfonia isterica.

Nel corso del medesimo giretto, vi imbatterete in spiegazioni psicologiche e/o scientifiche sul perchè la nostra voce ha quel particolare timbro e sui diversi modi di intervenire per modificarlo. Se avete intenzione di diventare professionisti della voce, (leggi Voxon) – attori, doppiatori, speaker radiofonici –  ma anche altro – venditori, docenti, avvocati, politici, animatori, operatori turistici, operatori di call center, wedding planner – esistono scuole e corsi (anche on-line)  per ogni esigenza: Vocalità, Dizione, Pronuncia e Articolazione, Publik Speaking, Recitazione, Improvvisazione, Mimica, Micromimica, Eliminazione di Inflessioni Dialettali, Seduzione (!).

Anche se  fossimo solo stanchi della nostra solita voce e decidessimo di impostarla dovremmo rivedere il metodo di fare la cosa apparentemente più normale del mondo come respirare (no alla Respirazione alta clavicolare, sì alla Respirazione bassa), prendere coscienza del nostro Diaframma e sfruttare al massimo tutte le nostre cavità (Orofaringee, Craniche, Tracheali).

Bisogna stare sempre attenti però all’effetto trombone. Niente paura: tramite un corso ad hoc, nel quale dovremo – cito sciogliere le tensioni che inibiscono la voce e tonificare immaginazione, intelletto e corpo al fine di rendere la persona disponibile alla piena espressione di pensieri ed emozioni potremo recuperare la nostra voce naturale.

Due ricercatori (pazzi) britannici, partendo  da un sondaggio che chiedeva agli inglesi quali fossero le loro voci preferite (Jeremy Irons, Alan Rickman, Mariella Frostrup, giornalista della Bbc e Dame Judi Dench, attrice ), hanno cercato di trovare la formula della voce perfetta:  Il risultato, sintetizzato al computer, dava una frase pulita e comprensibile, ma con un indelebile retrogusto di annuncio da stazione. Il dubbio ci resta: voce naturale o voce impostata?

Direi che ogni voce ha bisogno di quelle sfumature e imperfezioni che le diano identità e forza di seduzione: Anna  Magnani, Vittorio Gassman, Totò, Sophia  Loren, Eduardo, tra gli altri: il misterioso equilibrio delle loro voci è forse la risposta più convincente alla nostra domanda.

Bella e con l’anima.

Voxon, le voci dei luoghi

I luoghi parlano, anzi, i luoghi ci parlano. Alcuni per farlo usano il canto delle cicale in un pomeriggio estivo, altri il silenzio di una valle tra le montagne; ci sono castelli, ville, città in abbandono, dove si sente la voce del vento sussurrare storie di vite passate. Ma c’è un luogo in particolare, dove c’è bisogno proprio di una Voce umana: il Museo. Oltre a custodire cultura, un Museo deve soprattutto essere in grado di trasformare lo sguardo sulle cose in parole capaci di interessare, ispirare e divertire i visitatori.

Ecco dunque l’importanza (e la difficoltà) di dare la giusta voce alle parole di una audioguida; cosa c’è di più coinvolgente di una voce discreta, empatica che, qualunque sia l’argomento trattato, sappia trasportare il visitatore attraverso il percorso museale con leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità, molteplicità e coerenza (per citare Calvino) e trasformare una visita in una autentica occasione di divertimento. Scorrendo le nostre ultime collaborazioni con enti e musei, ne vien fuori un elenco di tutto rispetto che spazia in molti campi.

Le voci di Voxon accompagnano gli appassionati delle due e quattro ruote in rombanti viaggi attraverso la storia: di una moto mitica nel rinnovato Museo Ducati a Borgo Panigale; del marchio automobilistico più famoso al mondo nel Museo Ferrari di Modena; della corsa che è entrata nel mito al Museo della Mille Miglia a Brescia. Per i tipi meno sportivi, l’appuntamento con le voci Voxon potrebbe essere al  Parco Archeologico di Ravenna per un  tour, tra le altre meraviglie, all’Antico porto di Classe dell’ imperatore Augusto, oppure tra i fantasmi del suggestivo castello dei Vicari di Lari, o per rimanere in tema  alla, Casa del Boia di Lucca, da pochi anni riaperta al pubblico, che ospita un importante centro multimediale dedicato alla Via Francigena, al Castello di Miramare, immerso in un parco situato a picco sul mare nel golfo di Trieste; o magari a passeggio per le calli di Venezia con guidati dalle nostre voci su una nuovissima App. Le voci di Voxon saranno vostre compagne nella visita alla La Venaria Reale di Torino, un capolavoro dell’architettura e del paesaggio; vi condurranno al cospetto degli Arcangeli Michele e Gabriele al Museo Diocesano di Parma; faranno gli onori di rito quando entrerete nella Casa degli Dei ovvero il Museo Archeologico Nazionale di Paestum. Se siete appassionati d’arte contemporanea potremmo sentirci al mirabolante Museo La Casa d’Arte Futurista Depero, o perché no, al Mart, Museo d’ Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto.

Insomma, direi che a questo punto si potrebbe concludere coniando uno slogan che potrebbe suonare pressappoco così: dove c’è cultura, arte, storia, sport e intrattenimento c’è sempre una voce di Voxon.

16 Aprile, giornata mondiale della voce

La voce: strumento per eccellenza della comunicazione, cruciale nelle relazioni umane, espressione artistica e parte integrante di ogni cultura nel mondo. La Giornata Mondiale della Voce, nata in Brasile nel 1999) viene oggi celebrata annualmente il 16 Aprile con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della voce e mettere in guardia contro eventuali patologie vocali. Riportiamo volentieri l’articolo del Dottor Alessandro Colli, medico responsabile Otorinolaringoiatria e patologia Cervico Facciale, pubblicato sul sito clinicacastelli.it.

Le corde vocali (tecnicamente chiamate pliche vocali) sono lembi tendinei che, con il passaggio dell’aria, vibrano generando la voce ed è grazie a loro che parliamo e produciamo suoni. Nel corso della vita possono, però, andare incontro a disturbi di varia natura.

Tra questi, uno dei più diffusi è la disfonia, cioè alterazione della voce, che riguarda in particolare chi usa molto la voce per lavoro, ma può anche essere favorita da stili di vita scorretti o altre patologie.

Ne parliamo con il dottor Alessandro Colli,  responsabile dell’Unità di Otorinolaringoiatria di Humanitas Castelli, in occasione della giornata mondiale della voce del 16 aprile 2022 che ha lo scopo di portare l’attenzione sul benessere della voce e sensibilizzare l’opinione pubblica sulle alterazioni anche lievi dell’organo vocale, che possono essere il segno precoce di patologie più complesse e gravi.

Sforzi, traumi e stili di vita scorretti, tra i principali nemici delle corde vocali

I disturbi della laringe, sede delle corde vocali, possono essere di varia natura: dalle più comuni laringiti alle ulcere da contatto, dalla disfonia spasmodica alla paralisi delle corde vocali, passando per tumori laringei benigni o maligni, polipi, noduli e granulomi delle corde vocali. Le persone più colpite sono chi usa la voce per lavoro, come insegnanti, cantanti, avvocati, attori, centralinisti, commercianti. Ma esistono anche dei fattori di rischio: stile di vita, fumo, abuso di alcol e reflusso gastroesofageo.

Quando la voce si altera: la disfonia

Una delle patologie più frequenti, in particolare, è la disfonia ossia l’alterazione della voce dal punto di vista qualitativo e quantitativo. Può inoltre essere idiopatica, quando si genera senza che vi sia una causa apparente.

La disfonia colpisce in particolare gli organi che sono connessi alla funzione fonatoria, che fa cioè riferimento all’emissione della voce e dei suoni: corde vocali, bocca, naso, faringe, laringe e trachea. Solitamente si manifesta con mancanza di voce, raucedine, bruciore faringeo, fatica nel parlare, fino ad arrivare in alcuni casi all’afonia, cioè la mancanza completa di voce.

Le regole d’oro della prevenzione

Evitare il fumo

Diminuire gli alcolici

Contenere l’aumento di peso

Idratarsi correttamente

Ricorrere a pause di silenzio quando si deve parlare a lungo e ad alta voce

Controllare l’umidificazione delle stanze in cui si vive e lavora

Ridurre lo stress.

S.O.S raucedine

In caso di raucedine (abbassamento della voce associato a infiammazione) o disfonia, è necessario ridurre l’uso della voce per consentire alle corde vocali di ritornare in forma. Se dopo qualche giorno la voce non torna normale, è bene rivolgersi a un medico otorinolaringoiatra per una cura farmacologica appropriata.

La perdita della voce infatti, se sottovalutata, può diventare laringite cronica ed evolvere in altre patologie. Oltre al riposo, è consigliabile prestare attenzione ai fattori ambientali, come il freddo o il fumo che possono peggiorare la situazione, bere molta acqua, evitare bevande ricche di caffeina e alcol e scegliere gli alimenti giusti.

Alcuni cibi, (come caffè, latte, prodotti caseari e spezie), anche se non provocano vere e proprie malattie alle corde vocali, possono tuttavia causare irritazione, secchezza o eccesso di muco, problemi che influiscono negativamente sulla voce e, in particolare, sulla qualità del suono o del canto.

Testo  tratto, non integralmente,  dall’articolo pubblicato sul numero di Marzo/Aprile 2022 di Bergamo Salute dal titolo “Corde vocali: ecco come mantenerle in salute”

Voxon per la Galleria dell’Accademia

Era già successo che enti e musei scegliessero Voxon per la fornitura di contenuti per audio percorsi, ma quando è stata la Galleria dell’Accademia a chiederci di partecipare alla realizzazione di questo progetto, per noi fiorentini ed appassionati di arte è stato un momento davvero esaltante.

L’obiettivo era quello di doppiare in lingua inglese i protagonisti del racconto “Nella Divina Accademia, Parlano gli artisti”.

Potrebbe sembrare un compito facile, ma questa volta non si parla di personaggi comuni, bensì di artisti come Michelangelo Buonarroti, Lorenzo Monaco, Taddeo Gaddi, Sandro Botticelli, Antonio Stradivari ed altri ancora.

Non cercavamo semplici doppiatori, ma veri e propri attori che sapessero dare continuità al progetto in italiano, attenendosi alla dinamica del video, simulando gli accenti e soprattutto mantenendo l’espressione dei personaggi nel video originale.

Al nostro Casting, i nostri speaker madrelingua hanno risposto “Here we are!”

Paul, Sonny, Chris, Willy e Peter si sono divertiti a dar vita all’idea di Cecilie Hollberg, dando così una nuova voce a questo video che racconta cosa succede quando le porte della Galleria si chiudono.

Potremmo continuare a raccontarvi specifiche tecniche ed espedienti adottati per la realizzazione di questo lavoro, ma da qui in poi, l’unica voce che vogliamo farvi sentire, è quella del museo.

Buona visione e buon ascolto!

At the Divine Academy, the Artists speak up

Abbiamo dato voce alla lista della spesa

Ogni qualvolta si riprende un’attività, è buona consuetudine riassumere quanto successo nei mesi precedenti. Così abbiamo pensato a cosa ci sarebbe piaciuto scrivere, e tolta la mascherina ai nostri pensieri abbiamo deciso di riprendere da quello che siamo e che ci rappresenta di più, ovvero i nostri progetti, quelli che ci sono piaciuti e ci hanno incuriosito.

Ci è stato per esempio commissionato un voice over per uno spassoso video per Freskissimi, il pet food che si compra al banco frigo, dove i nostri speaker si sono dimenticati per una volta il loro tone of voice più serio per calarsi nella parte di simpatici cagnolini.

Lauretana ci ha chiesto un audio per i suoi canali social con una delle nostre voci più suadenti e qui potete capire perché una voce importante riesce a dare sempre un tocco in più ad un video.
Poco dopo è arrivato un divertente video per Aperol, parte della campagna #togetherwecan e abbiamo scoperto le principali differenze nella scelta dell’aperitivo tra Millennials e Gens Z, ma rimaniamo convinti che un buono spritz metta sempre tutti d’accordo!

AIA ci ha contattato per un voice over ad uso esclusivo web che avrete sicuramente visto nel vostro pellegrinare su Youtube e se vi è venuta fame di wurstel non vi sentite in colpa, siamo con voi!

Di recente invece la vicina Mukki ha voluto lavorare con una nostra giovanissima speaker per un video a favore dell’ambiente. 
Dirigere i bambini al microfono non è mai una passeggiata, ma con passione e tanta allegria si ottiene sempre il massimo anche dai più piccoli.

Praticamente siamo sempre stati lì con voi, anche quando siamo ripartiti con dei fugaci aperitivi o nei primi barbecue all’aperto e siamo sempre qui, anche ora che sono iniziate le buone colazioni prima di andare a scuola, insomma abbiamo dato voce alla vostra e alla nostra lista della spesa!

Non abbiamo nessuna intenzione di fermarci e continueremo a tenervi aggiornati sui nuovi progetti, ma visto il trend di questi ultimi lavori cogliamo l’occasione per lanciare un appello ufficiale alla famiglia @Ferrero, la voce ce la mettiamo noi ma la @Nutella mandatecela voi!!! #lavocedellanutella

Kit and Kate su Rai Yo Yo, doppiaggio made in Voxon

Nel 1917 un piccolo gatto nero si aggira preoccupato con la testa infossata nelle spalle e le zampe anteriori incrociate dietro la schiena. Pochi anni dopo, un topo in pantaloncini rossi, guanti  bianchi e grandi scarpe gialle gli ruba la scena grazie al dono della parola. Da quel momento in poi, il mondo è stato invaso da un esercito inarrestabile di animali parlanti: un bracco cordiale che canticchia o mia cara, o mia cara, o mia cara Clementina!, un nevrotico papero nero che litiga in continuazione con tutti, un coniglio serafico che, sgranocchiando una carota,  risponde sempre (in lingua originale, con uno spiccato accento del Bronx )  ehi, amico che ti succede?. E il minuscolo canarino giallo, che sfuggendo agli attacchi di un  gatto bianco e nero che parla con la zeppola,  dice rivolgendosi al pubblico Oh, oh, mi è semblato di vedele un gatto!. E ancora le gesta di un terzetto di orsi dall’abbigliamento  hippies  il cui capo parla con marcato accento napoletano, o il super veloce topo messicano che  sotto un enorme sombrero giallo sfreccia a velocità supersonica al grido di Arriba! Arriba! Andaleee!, un gatto randagio dal pelo rosso che si presenta ad una aristocratica micetta come Romeo er mejo der Colosseo, una pantera che in mezzo alla giungle elargisce perle di saggezza e  fa da balia ad un cucciolo d’uomo, un pitone bugiardo e ammaliatore dalla s sibilante… E premendo sull’acceleratore del tempo,  l’iperattivo, logorroico ciuchino fedele amico di un grosso orco buono, la gallina sovversiva che con voce suadente sobilla un intero pollaio alla fuga, l’adorabile e smemorata pesciolina che si aggira canticchiando tra squali famelici sognando la California…

Impossibile citarli tutti e troppo lungo l’elenco degli attori eccezionali (americani e italiani) che hanno prestato la voce a questi personaggi (date un’occhiata su Internet, rimarrete impressionati). Una cosa è certa: il carattere, i tic e la simpatia (o l’antipatia), di questi eroi fantastici sono rimasti nel cuore e rimarranno nell’immaginario di intere generazioni presenti e future grazie ai disegnatori (che hanno dato loro il corpo) e ai doppiatori (che hanno dato loro l’anima).

Ebbene, siamo orgogliosi di dire che Voxon ha dato il suo contributo alla nobile arte di far parlare i personaggi dei cartoon: è in onda su Rai YoYo la serie Kit & Kate, le avventure di due intrepidi micetti che stanno divertendo i telespettatori più piccoli. Voxon ha curato il doppiaggio in lingua italiana avvalendosi dei suoi migliori doppiatori, le stesse voci che animano spesso i vostri spot, documentari, corporate aziendali e tutorial  e che stavolta hanno messo in campo tutto il loro talento e la loro esperienza. Ma soprattutto, la nostra attività di casting voci  ci ha dato modo di scoprire due bambine strepitose: Benedetta (Kit) e Emma (Kate) che , senza aver mai fatto doppiaggio, hanno sfoderato un impressionante talento che ha incantato tutti noi della produzione. Con loro ci siamo divertiti, abbiamo faticato ma abbiamo portato a termine una produzione che ci sta dando adesso molte soddisfazioni. Che altro dire…guardate un esempio:

https://www.youtube.com/watch?v=fq-3O02us6g